Giorgio Bianco – “Il cacciatore di foglie secche”
(Neos Edizioni 2012-pagg.226-€17,00)
In campo letterario quella di Giorgio Bianco si presenta come una figura del tutto particolare. Caporedattore di un giornale locale ma, soprattutto, un uomo che “fugge la vita” preferendo le grandi distese bianche da percorrere con gli sci ai piedi ma anche e, forse sopra ogni cosa, l’amore per la musica e la lettura.
E’ proprio attraverso questa sua passione per la musica che si inventa questa storia, quella di una giovane che sogna i viaggi, la Bretagna in particolare, e per dare concretezza ai suoi desideri si dona alle brutture della città tentacolare e spietata. Ma per ogni dolore (cercato o procurato) c’è poi sempre un fondo di speranza in qualcosa e in quel Qualcuno che porti a intravedere la luce al fondo del tunnel. E questa luce lei la trova nell’incontro con un chitarrista anch’egli segnato profondamente dalla vita. E sarà proprio questo improvviso quanto casuale incontro/connubio a darle la forza di proseguire nel suo cammino di speranza verso un’esistenza migliore.
La trama del romanzo di Giorgio Bianco, come già nei precedenti suoi lavori (Notizie fredde e La morte vola), si tinge di giallo e la mano “ben ferma” dell’Autore conduce o, meglio trascina il lettore, in una avvincente quanto tragica avventura tra musica, viaggi, amore e poesia.
Mario T. Barbero
Pubblicato il 2013-05-27 04:51:43.
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