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martedì 20 maggio 2025, ore 18.30 Sala Madrid (via Nizza 280)
Conferenza introduttiva a cura del musicologo e critico musicale Paolo Gallarati Ingresso libero |
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martedì 20 maggio 2025, ore 20.30 Auditorium Giovanni Agnelli (via Nizza 280)
Les Musiciens du Louvre Marc Minkowski direttore
Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore KV 543 Sinfonia n. 40 in sol minore KV 550 Sinfonia n. 41 in do maggiore KV 551 «Jupiter» |
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Era l’estate del 1788 quando Mozart, ispirato da una frenetica vena creativa intrisa di desolata inquietudine, componeva a Vienna tre capolavori: la Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore KV 543, la Sinfonia n. 40 in sol minore KV 550 e la Sinfonia n. 41 in do maggiore KV 551. Questo grandioso trittico che corona la sua esperienza di sinfonista chiude la Stagione dei Concerti del Lingotto martedì 20 maggio, alle 20.30 all’Auditorium Giovanni Agnelli, con i Musiciens du Louvre diretti da Marc Minkowski. Il maestro francese, di ritorno al Lingotto dopo il debutto nel 2014 con la Mozarteumorchester di Salisburgo, dirige la compagine da lui fondata nel 1982, oggi fra le più apprezzate al mondo nel movimento di rinascita del repertorio barocco, classico e romantico su strumenti d’epoca. Precede il concerto, alle 18.30 in Sala Madrid, la conferenza introduttiva a cura del musicologo e critico musicale Paolo Gallarati (ingresso libero).
Direttore artistico dei Musiciens du Louvre e del festival Ré Majeure, Marc Minkowski ha guidato l’Opéra National de Bordeaux dal 2016 al 2021 e la Mozartwoche di Salisburgo dal 2013 al 2017. Già Direttore ospite principale dell’Orchestra Ensemble Kanazawa in Giappone, è stato invitato sul podio delle più prestigiose orchestre internazionali. Precoce talento della bacchetta, ha fondato a soli 19 anni l’ensemble dei Musiciens du Louvre, che da oltre quarant’anni è rinomato per le sue riletture di opere di Händel, Purcell e Rameau, nonché di Haydn e Mozart e, più recentemente, di Bach e Schubert. Noti anche per la loro interpretazione della musica francese dell’Ottocento (Berlioz, Bizet, Massenet, Offenbach), sono stati la prima formazione di musica antica a essere invitata nella buca della Wiener Staatsoper e a eseguire Mozart su strumenti originali al Festival di Salisburgo. Nel 2012 un gala mozartiano organizzato in occasione del trentennale dell’orchestra ha riunito nella Salle Pleyel di Parigi una schiera di grandi voci la cui carriera è inseparabile da quella dei Musiciens du Louvre: Mireille Delunsch, Véronique Gens, Julia Lezhneva, Sonya Yoncheva, Marianne Crébassa, Stanislas de Barbeyrac, Topi Lehtipuu. Dopo una ricca stagione di anniversari, segnata fra gli altri dal gala Händel-Gluck, dalla trilogia Mozart-Da Ponte all’Opéra Royal de Versailles, da La Périchole di Offenbach a Parigi e dal Mitridate di Mozart alla Staatsoper Berlin, Minkowski e Les Musiciens du Louvre hanno debuttato nel 2024 al Teatro alla Scala con una versione da concerto di Alcina di Händel, con il soprano Magdalena Kožená nel ruolo del titolo. Dopo tre album dedicati a Mozart, con la Messa in do maggiore (2020), i Concerti per violino con Christoph Koncz (2020) e Mitridate (2021), è seguita un’antologia di Rameau con il baritono Florian Sempey (2022). L’ultimo disco dei Musiciens du Louvre è Alcina di Händel, che orchestra e direttore hanno portato in tournée nel 2023.
Apre il programma la Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore KV 543, la prima ad essere composta e, come le altre, probabilmente eseguita in pubblico solo dopo la morte del compositore. Nata insieme alla KV 550 e alla KV 551 nello spazio di circa sei settimane fra debiti e sfratti ma senza recare eco di miserie private, la sinfonia possiede un volto bifronte che da una parte guarda alla grazia settecentesca e dall’altra denuncia i turbamenti del Romanticismo imminente. Segue la Sinfonia n. 40 in sol minore KV 550, fra le più frequentate del repertorio mozartiano, nel quale si distingue per l’impiego insolito della tonalità minore. La partitura rappresenta il centro non solo cronologico ma anche emotivo della trilogia: è in essa che Mozart porta alle estreme conseguenze l’analisi delle passioni già affrontate, in maniera meno riflessiva e più energica, nella precedente KV 543. Chiude la Sinfonia n. 41 in do maggiore K 551, detta «Jupiter» dall’impresario londinese Salomon per la serenità olimpica che la pervade. Un senso catartico di liberazione, espresso in termini gioiosi e trascinanti, domina in questa sinfonia che si innalza al di sopra dei dolori terreni per svanire in un supremo alone di luce. |
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- Intero: da € 25 a € 50
- Ridotto Under 35: da € 15 a € 25
- Ridotto Under 25 (la sera di concerto secondo disponibilità): € 10
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- Online su Anyticket
- Biglietteria c/o Uffici di Lingotto Musica (via Nizza 262/73, 10126, Torino) su appuntamento o telefonicamente al n. +39 333 93 82 545 (da lunedì a venerdì, ore 10-12 e 14.30-17).
- Solo il giorno di concerto c/o Centro Commerciale Lingotto (via Nizza 280/41, 10126, Torino), dalle 18 alle 20.30
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La Stagione 2024-2025 dei Concerti del Lingotto è resa possibile grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Reale Mutua Assicurazioni, Banca del Piemonte, UBS, Vittoria Assicurazioni, Ersel, IPI, Lavazza Group, Banca Sella, AON |
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