Laurita delle Ande è la storia di Laura Vicuña, una ragazzina morta a soli tredici anni cent’anni fa (nel 1904), che Papa Giovanni Paolo II nel settembre del 1988, in occasione della sua venuta a Colle Don Bosco di Torino per il centenario della morte del grande Santo fondatore dei Salesiani, ha proclamato Beata. Una bambina che seppure nella sua brevissima esistenza è riuscita a vivere la santità come per la gran maggioranza delle persone non riuscirebbe a vivere nemmeno campasse mill’anni. Bene ha fatto dunque Miela Fagiolo D’Attilia, redattrice di testate giornalistiche e televisive ed autrice di libri per la stessa casa editrice, a riproporre, nel centenario della nascita di Laura, questo libro-documento incentrato sulla storia terrena della giovanissima ragazzina cilena (nata a Santiago il 5 aprile del 1891). Una vicenda narrata attraverso una biografia che ricorre all’artificio dei “quadri” che danno avvio ai vari capitoli. Un modo efficace per fare risaltare vieppiù la testimonianza di una vita di santità, ma anche di ingenua limpidezza di comportamento che, se raffrontata all’età delta protagonista, dimostra già di per sé l’eccezionalità e l’ispira<->zione divina che segue passo passo tutte le vi<->cende della piccola Laura. Il saggio si sviluppa attraverso lo svolgersi della sua povera ma grandiosa esistenza, attraverso i sopradescritti “quadri” scenici di commovente semplicità, e comprende altresi importanti testimonianze di psicologi e studiosi di spiritualità. E ciò, proprio per mettere meglio in risalto e farci capire chi è Laura e come si può “divenire” santi. E quale importanza e forza di propulsione e di insegnamento può avere il suo messaggio non solo su di noi ma anche e soprattutto sulle nuove ge<->nerazioni, che è e rimane vivo seppure a di<->stanza di così tanti anni. Laura che era sempre vissuta nella costante certezza della presenza di Dio, con il suo esempio ci esorta all’amore totale per Gesù Cristo, come un’apostola dell’annuncio quotidiano, in umiltà e semplicità. Fino ad esortarci, con il suo esempio, a rispondere al messaggio divino del Cristo: “Fate questo in memoria di me”. |
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Pubblicato il 2011-06-08 04:56:53.
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