“Davanti all’esaurimento di un modello economico che, invece di crescita, ha prodotto stagnazione e fame, davanti al fallimento della cultura dell’individualismo, dell’egoismo, dell’indifferenza verso il prossimo, della disintegrazione delle famiglie e delle comunità, davanti alle minacce contro la sovranità nazionale, alla precarietà paralizzante della sicurezza pubblica, all’avvilimento dei più anziani e allo scoraggiamento dei più giovani, davanti alla paralisi economica, sociale e morale del Paese, la società brasiliana ha scelto di cambiare…”.
Con questa parole quasi profetiche il leader del Pt il Partido dos trabalhadores Luis Inàcio Lula da Silva si è insediato come nuovo capo dello Stato e del governo brasiliano, il Paese più grande del Sudamerica con una popolazione di circa centosettantatre milioni di abitanti. Un Paese immenso con una grande voglia di “cambiare” di mutare rotta e lui, Luis Lula, si è proposto come nocchiero acclamato e voluto da gran parte della nazione. Nessuno più di Lula, il “Presidente operaio” come viene chiamato, viene e conosce il popolo che ora si trova a guidare. Ex ragazzino lustrascarpe, ex venditore ambulante ed ex tornitore e sindacalista, si è assunto la responsabilità della scommessa di mettere ordine in un Paese dove il 10% più ricco della popolazione si appropria del 50% del reddito nazionale Era questo l’inizio di una battaglia che è anche divenuta una vera e propria scommessa di un uomo che vuole mantenere “con i fatti” la promessa fatta ai suoi elettori di cambiare un Paese con enormi difficoltà di ogni genere e con una popolazione che è quasi tre volte quella italiana.
Il saggio a cura di Renzo Giacomelli, che si è avvalso della collaborazione e della testimonianza di eminenti studiosi, uomini politici, giornalisti e religiosi (Celso Amorim, Frei Betto, Alberto Chiara, Maurizio Chierici, Claudia Fanti, Paulo Lima, Bruno Marolo, Marina Silva, Washington Franga, Dom Demetrio Valentini) si inserisce nella Collana “Nordsud-pagine per capire” e mira a mettere in rilievo la personalità (e trarne spunto per una biografia) del condottiero del nuovo Brasile.
Nel suo ambizioso programma, proprio perché difficile ed arduo da attuare, Lula lo ha battezzato “Fame Zero”, un programma di condivisione concepito dal suo governo e realizzato dalla società civile, basato sulla collaborazione tra organismi, istituzioni, imprese private e pubbliche. A seguito di ciò, nel febbraio del 2004 ben centoquaranta imprese pubbliche e private hanno promosso a San Paolo l’”Expo Fame Zero” dove hanno mostrato al Paese la loro attività nel programma. Il volume presenta nella prima parte quelle che sono le “sfide” di Lula, nella parte centrale quali sono le “forze” del cambiamento, concludendo poi con una parte dedicata all’uomo Lula…visto “dal di fuori” del suo paese.
|
|
 |
Recensione |
Brasile al bivio |
saggistica |
|
Autori |
• |
Renzo Giacomelli |
|
Edizione: Paoline Edizioni Milano 2004 |
|
pp. 192 |
prezzo: € 9,30 |
|
Recensione a cura di |
• |
Mario T Barbero |
Pubblicata su: Literary nr.3/2006 |
|