Fratello Lupo è la storia che ci porta a conoscere un personaggio meraviglioso, fra Beppe (Giuseppe Prioli), un minore francescano volontario che ha passato decenni della sua vita come missionario nelle prigioni italiane a contatto con i detenuti.
Una vita che ci giunge attraverso il contributo e la testimonianza del giornalista e caporedattore de L’Eco di Bergamo Fabio Finazzi che si è spesse volte occupato di vicende legate alla cronaca giudiziaria ed alla realtà carceraria. Preceduto dalla prefazione di don Ciotti, il testo ripercorre le esperienze di fra Beppe nelle vicende sconosciute di quel mondo che vive “dietro le sbarre” di una cella di prigione. Un libro nel quale sono raccontate le vicende di alcuni protagonisti della cronaca nera di allora, come Pietro Cavallero e Aldo Garollo. In questo Fratello Lupo, Finazzi è riuscito a cogliere nel modo più completo il senso ed il frutto delle esperienze che fra Beppe ha per tanti anni vissuto e condiviso: ansie, dolori (molti) e speranze (poche).
E’ indubbio che questa testimonianza è anche un “grido di dolore” per ciò che è e rappresenta da sempre la prigione e di come spesso sia, sono parole di don Ciotti, criminogena, poiché il 60% è recidivo e torna in galera. Ma, va detto, questa è anche l’unica istituzione al momento esistente. Al di là, comunque, di queste considerazioni, vogliamo presentare questo libro anche come la raccolta di alcune storie che hanno per sfondo la prigione ma che riguardano soprattutto “chi” in galera vi abita: l’uomo. Finazzi ha suddiviso la sua opera in tre parti: la prima, dai “tratti romanzati”, riguarda principalmente l’impatto di fra Beppe all’interno dell’istituto di pena, con il suo mondo e i suoi “abitanti”; nella seconda parte sono raccontate le storie di ex-ergastolani, come Peppino Pes, Cavallero ed altri: storie di vite intrecciate di bene e di male nelle quali, tuttavia, si intravede la redenzione per i reati commessi; la terza parte del libro-ricerca, infine, raccoglie le toccanti testimonianze di quelle persone pervase dal male ma che grazie a fra Beppe sono riuscite ad uscire dal tunnel della disperazione e dell’abulia dove si erano cacciati.
Vite e destini incrociati che ci portano non solo all’interno ma nell’intimo dei personaggi saliti alle cronache per le loro malefatte e che grazie proprio a questa indagine approfondita e toccante vengono ora conosciuti sotto una diversa luce e sotto un aspetto più umano, spesso intenti a percorrere impensabili cammini di fede. Troppe le storie, gli accadimenti ed i personaggi che meriterebbero menzione. Un sondaggio che fa eco a quello che a suo tempo aveva fatto San Francesco e che porta il Bepi (come molti chiamavano fra Beppe) a porgersi come vero redentore…un laureato in speranza, come ben appropriatamente definito.
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Recensione |
Fratello Lupo |
saggistica |
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Autori |
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Fabio Finazzi |
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Edizione: Paoline Edizioni Milano 2004 |
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pp. 228 |
prezzo: € 9,00 |
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Recensione a cura di |
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Mario T Barbero |
Pubblicata su: Literary nr.3/2006 |
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