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Per la collana “I Libri Biblici”-Primo Testamento, il Sacerdote Salesiano Mario Cimosa, noto biblista e autore di numerose pubblicazioni e coautore del Nuovo Dizionario di Teologia biblica, del Dizionario di Pastorale giovanile e del Dizionario di Omiletica, ha curato il testo di questi “Proverbi di Salomone”: una raccolta di 31 capitoli nei quali il Sapiente appare come un vero educatore del popolo di Dio, in special modo dei giovani.
Nella sezione introduttiva l’autore ci porta a conoscenza che nel primo ventennio del XX secolo la ricerca sul Libro dei Proverbi si è concentrata su la relazione tra il testo egiziano della Sapienza di Amenemope e la letteratura sapienziale dell’Oriente Antico e di qui la determinazione che i “Proverbi” vengono considerati come una corrente di pensiero. Cimosa nel suo saggio traccia un profilo storico dei Proverbi come forma di sapienza (chiamati in ebraico masal, che significa “uguaglianza” e “governare”), vale a dire il confronto di due realtà per dare un orientamento e una direttiva alla vita quotidiana e “interprete della Parola” e ciò grazie a Salomone che fece conoscere la sapienza e la disciplina e dove il “maestro di sapienza” non è un profeta né un “levita”, ma bensì un “padre”, un “consigliere”. L’autore inoltre ci prospetta il messaggio teologico del “Libro dei Proverbi” a iniziare dal Documento di Damasco della Comunità di Qumran trovato con Rotoli del Mar Morto nella 4° Grotta negli anni Quaranta.
L’attualità del “Libro dei Proverbi” si riflette in un concentrato di pensieri che “mostrano la sapienza come opzione fondamentale della vita umana piuttosto che una singola serie di azioni da porre in modo sapiente”. E questa attualità si può in ogni momento applicare al quotidiano: “Non rallegrarti del domani; perché non sai neanche che cosa ti capiterà oggi”.