“Ho gridato con tutto il mio cuore, ascoltami, Signore; io cerco le tue regole di giustizia…” inizia così “KOPH”, uno dei ventidue “tractatus” dei quali è composto il Salmo 118: una lunga meditazione sulla Legge di Ilario di Poitiers, colta profeticamente nel suo fine che è Cristo ed analizzata con intento pedagogico in tutti i suoi otto volti, nella quale l’autore scorge la strada che porta alla perfezione che si specchia nell’ “Uomo Nuovo” che è Gesù Cristo. La struttura esegetica del Salmo si fonda sugli stessi elementi base della Scrittura, vale a dire le 22 lettere dell’alfabeto ebraico, dove ad ogni lettera corrisponde una strofa di otto versetti che iniziavano nel testo ebraico con la medesima lettera. La traduzione greca dei Settanta e quelle latine, pur non potendo conservare le iniziali alfabetiche dei versetti, hanno mantenuto la divisione in 22 strofe precedute dalla traslitterazione della corrispondente lettera dell’alfabeto ebraico. Ogni strofa di otto versi del testo diventa quindi l’unità di base per una trattazione compiuta e alla fine l’opera risulta composta da una introduzione e da 22 capitoli, corrispondenti pertanto alle relative lettere dell’alfabeto ebraico. Nella sua introduzione al commento ai Salmi l’autore ha messo bene in evidenza il criterio: “Qualunque sia la persona per bocca della quale lo spirito profetico abbia parlato, tutto è da riferire alla conoscenza della venuta del Signore nostro Gesù Cristo…”. Ed è pertanto ovvio che la chiave di lettura del Salterio e di tutta la Scrittura rimane Gesù Cristo, come aveva insegnato l’esegesi di Gesù stesso offerta ai discepoli di Emmaus (Vangelo di Luca).
Il testo di Ilario di Poitiers fa parte della Collana “Letture cristiane del primo millennio”, diretta da Antonio Zani e Gianfranca Zancanaro. Una Collana nata allo scopo di rendere accessibile questa letteratura proponendo opere e antologie tematiche in traduzioni condotte sulle migliori edizioni critiche disponibili e con l’intento di mostrare come ogni testo sia frutto e parte di una storia e di un processo di comunicazione fondato sul rigore scientifico di un passato vitale per il nostro presente.
Per questo volume, la parte introduttiva, la traduzione e le note sono a cura di Iginio Passerini, diplomato in teologia e scienze patristiche, nonché autore di numerosi articoli sui rapporti tra Origene, Ilario e Ambrogio. Il lavoro di ricerca di Passerini ci dà uno strumento in più per approfondire i testi sacri, grazie anche ad una corposa Appendice e all’opportunità di consultare, all’interno del testo stesso, l’Indice scritturistico, l’Indice onomastico e l’Indice analitico.
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Recensione |
Ilario de Poitiers. Commento al Salmo 118 |
saggistica |
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Autori |
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Iginio Passerini |
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Edizione: Paoline Edizioni Milano 2007 |
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pp. 456 |
prezzo: € 32,00 |
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Recensione a cura di |
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Mario T Barbero |
Pubblicata su: Literary nr.12/2007 |
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