Il testo che il sacerdote e psicologo Jean Monbourquette in collaborazione con la formatrice e terapeut Myrna Ladouceur e Isabelle d’Aspremont che aiuta persone in lutto e svolge compiti di operatore sociale, mette nelle giuste condizioni chi deve sviluppare la propria autostima e quindi scoprire le ricchezze interiori del Sé, cioè l’immagine di Dio racchiusa in ognuno di noi.
Il libro, appartenente alla collana “Psicologia e personalità”, vuole mettere in rilievo le molte analogie che esistono tra psicologia e spiritualità, o meglio, creare, come giustamente espresso nella prefazione, un ponte tra psicologia e spiritualità. E questo “ponte” si avvale di alcune strategie indispensabili per poter raggiungere l’obiettivo. Nel trattato di Monbourquette vengono individuate e messe in luce alcune strategie, quali: Le Strategie visive, per imparare a guardare e a valorizzare la propria persona, sentirsi amati e trovare dei modelli e trasformare le immagini nocive con la tecnica dello “swish“, cioè cn la sovrapposizione di immagini positive in modo da esautorare completamente ogni immagine negativa della propria persona. Nelle Strategie uditive, emotive e di affermazione si dovrà cercare di trasformare ogni energia dannosa in favorevole, anche tramite la cura del corpo, ascoltando i “messaggi” del corpo a partire dalle emozioni e dai sentimenti per giungere ad acquisire maggiore autonomia ed esercitarsi a prendere la decisione migliore per se stessi. Il testo tratta poi delle strategie per facilitare il passaggio dalla stima di sé alla stima del sé: il passaggio in sostanza dalla via negativa alla via simbolica per arrivare ad “amarsi” in modo incondizionato e a guarire attraverso la risoluzione dei conflitti. In senso pratico indirizzare in una nuova direzione un comportamento deviante, come specificato dall’autore nella storia del “Desiderio profondo dell’alcolizzato”: «Un uomo soffriva di alcolismo. Gli chiesi quale fosse la sua intenzione positiva: “Che benefici ti porta il fatto di bere?”. Mi rispose. “Sento nella mia vita un profondo senso di serenità”. Allora gli ho chiesto quale fosse la sua seconda intenzione positiva: “E questa serenità cosa ti porta?”. Mi spiegò: “Quando mi sento rilassato riesco a essere me stesso. Di solito sono molto stressato, perché ho sempre voluto rispondere alle aspirazioni di mio padre, senza mai realizzarle. Bevo per tirarmi su”.
Questo è uno dei moltissimi esempi che il libro ci riporta, cui seguono spunti di riflessione e gli obiettivi per dare una spiegazione al fatto e poi cercare di applicare la strategia più consona per giungere alla positività del singolo caso. Un “modus operandi” per conseguire lo scopo che nel testo è comunque ampiamente documentato mediante raffronto con esperienze vissute, riflessioni personali e con la ricerca di quella maturità spirituale, unica via atta a soddisfare e a consolidare il proprio “io” insito in ognuno di noi.
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Recensione |
Strategie per sviluppare la stima di sé e la stima del sé |
saggistica |
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Autori |
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Jean Monbourquette |
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Edizione: Paoline Edizioni Milano 2008 |
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pp. 432 |
prezzo: € 16,00 |
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Recensione a cura di |
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Mario T Barbero |
Pubblicata su: Literary nr.8/2008 |
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