Già fin da giovanissima, Anna Katharina Emmerick sapeva molte cose che i suoi conterranei e altri ben più grandi di lei ignoravano. Infatti, la piccola Anna all’età di sei anni mentre recitava il Credo “vedeva” la caduta degli angeli, la creazione della terra e del paradiso, Adamo ed Eva e il peccato originale. Immagini che le ritornavano in visione durante la notte e persino in sogno. Una stupefacente visione che si manifestava anche nelle comuni mansioni di vita quotidiana cui lei accudiva. E persino a scuola, quando una volta richiamò il maestro a lezione di religione per dirgli che le cose non stavano precisamente come lui le raccontava, perché “quello che le era stato donato di vedere sulla risurrezione di Cristo era altro”.
Questa antologia prodotta dalle Edizioni Paoline e curata da Vincenzo Noja, comprende le moltissime visioni della suora tedesca. A partire da quelle dall’Antico Testamento (Adamo e Eva, l’albero della vita, il peccato originale, la cacciata dal paradiso, Noè e il diluvio universale, il sacrificio di Abramo, ecc…), per giungere a quelle dal Nuovo Testamento (Anna e Gioacchino, la Santa nascita della Vergine Maria, l’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele, la grotta del presepe, la nascita di Gesù, la visita dei re Magi, i quaranta giorni nel deserto, il miracolo di Cana, il Discorso della Montagna e le Beatitudini, la passione di Cesù, la morte di Cristo e la Sua risurrezione). Un corpus esauriente e già significativo di quello che la beata Emmerick ha “visto” durante la sua esistenza terrena quasi come un periodo di transizione verso la sua giusta e definitiva collocazione nell’alto dei cieli. Il racconto delle sue visioni sono state tradotte nelle principali lingue e diffuse in tutto il mondo. A corollario di questo volume, più di ogni altro commento, fanno testo le parole del suo medico curante, il dottor Wesener:”Negli ultimi giorni della sua vita…entrava spesso in contemplazione, aveva poco bisogno di stimoli esterni.…Se aveva un pensiero devozionale, subito lo sublimava in tutta l’ampiezza e lo contemplava davanti alla sua anima”. |
|
|
Pubblicato il 2011-06-08 12:30:55.
Questa pubblicazione è stata richiesta 685466 volte.