Il libro di Roberto Basso è una indagine approfondita su un mondo che unisce politica e imprenditoria. Tuttavia, più che un “trattato politico” su una delle cariche istituzionali più conosciute (e più apprezzate) dai cittadini e nello stesso tempo più vicine alle proprie esigenze, il viaggio dell’Autore attraverso gli oltre trecento sindaci che guidano Comune e Impresa ci documenta uno spaccato dell’Italia più concreta e strutturalmente più efficace. Nel saggio di Roberto Basso sono contenuti alcuni dati statistici necessari, se non indispensabili, al lettore per comprendere meglio questa figura così importante nella vita pubblica italiana.
Viaggiando attraverso l’Italia sul “filo della politica locale”, l’Autore ha intervistato un buon numero di sindaci, dalle regioni del nord a quelle del sud, di estrazione politica diversa e dalle diverse realtà quotidiane nelle quali la figura del sindaco si muove. Ne è risultato uno studio che mette in evidenza come spesso la politica nazionale sia distante dalla vita e dai problemi che ogni giorno il primo cittadino di una paesino come di una grande città si trova a dover affrontare. Il libro mette anche a confronto molte particolarità esistenti negli oltre ottomila comuni d’Italia, evidenziando con dati statistici e notizie (anche curiose) il lato più sano e concreto dell’altra faccia della politica. Così, dallo studio, si può rilevare quali sono le categorie professionali dei sindaci italiani, capitanate dagli impiegati amministrativi con mansioni direttive e di concetto (21,6%), cui seguono i pensionati (10,2%), i docenti e direttori didattici (7,6%), i medici (6,3%), fino a giungere agli imprenditori e amministratori delegati (3,8%). E proprio su quest’ultima categoria, si sofferma la ricerca l’Autore. Grazie alla sua indagine capillare, Roberto Basso ci fa scoprire come il primo cittadino di un comune di media grandezza (attorno ai cinquantamila abitanti) che proviene da un’attività imprenditoriale, percepisce un emolumento di poco superiore ai 4000 euro al mese. Una cifra molto inferiore alla remunerazione di molti dirigenti pubblici e privati, ma con responsabilità molto elevate. Ciò, a dimostrazione che queste figure istituzionali hanno fatto la scelta di fare il sindaco non certamente per fini lucrativi o di convenienza, come meglio risulta dal brano di questa intervista: “Io ho fatto una scelta di vita, anche per motivi famigliari, di fare il sindaco a tempo pieno. Quando ero consigliere regionale facevo ancora l’imprenditore. La differenza è che come consigliere regionale guadagnavo 15000 euro al mese e continuavo a fare l’imprenditore. Da sindaco guadagno 4200 euro e non faccio più l’imprenditore. E questo reddito è inadeguato per il carico di responsabilità, impegni e sacrifici che ha un sindaco nel momento in cui chiude un capitolo della propria vita per aprirne un altro”. Un esempio evidente, che non necessita di commenti. E di questi casi, Basso ne ha scoperti a decine durante il suo viaggio itinerante fra le storie degli italiani che guidano una città.
Roberto Basso è un professionista della comunicazione. Pubblicista, manager in Italia e all’estero in aziende multinazionali come la Olivetti. Sociologo, è responsabile della comunicazione di una quotazione record per Finmatica. Negli ultimi anni ha diretto l’istituto di ricerca e consulenza GPF e Running. Attualmente è amministratore delegato dell’istituto demoscopico Makno & Consulting e si adopera per un modello di sviluppo socio-economico sostenibile con la Placet Life Economy Foundation. Vive tra Milano, Roma e il lago di Garda.
Il volume è stato presentato a Torino nel mese di novembre 2009 alla presenza di alcuni dei sindaci-imprenditori intervistati e del Governatore della Regione Piemonte Mercedes Bresso. Durante il dibattito, i sindaci presenti hanno, tra l’altro, evidenziato come il centralismo politico abbia ridotto l’autonomia individuale e intellettuale più di quanto possa fare il centralismo “romano” e come l’unica innovazione degli ultimi vent’anni nel sistema politico-istituzionale italiano sia stata la legge che ha stabilito l’elezione diretta del sindaco. Mentre Tangentopoli non ha costituito un passaggio di vera innovazione, quanto uno scontro tra poteri nel quale la magistratura avrebbe ridotto la potenza della politica. Dal canto suo, il Governatore Mercedes Bresso ha sottolineato il ruolo e i meriti di Franco Bassanini, prima in qualità di consulente, quindi di ministro come autore della riforma degli Enti Locali, che non si muove nella sola elezione diretta del sindaco ma in un quadro articolato che ha distribuito e regolato le competenze tra funzionari e amministratori eletti. Una riforma, ha detto la Bresso, che andrebbe estesa con il trasferimento di capacità operative alle Provincie e ai Comuni, con l’istituzione di un Senato degli Enti Locali. Inoltre, Mercedes Bresso per quanto riguarda lo sblocco del sistema della rappresentanza, ha affermato l’indispensabilità di restituire agli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, privilegiando collegi uninominali.
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Recensione |
Sindaci imprenditori. Viaggio tra le storie dei 300 italiani che guidano Comune e impresa |
saggistica |
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Autori |
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Roberto Basso |
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Edizione: Rubbettino Editore Soveria Mannelli 2009 |
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pp. 160 |
prezzo: € 12,00 |
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Recensione a cura di |
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Mario T Barbero |
Pubblicata su: Literary nr.11/2009 |
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